Italia: si può mangiare la cucina giapponese dopo Fukushima

Cucina giapponese

Cucina giapponese

Tutti gli amanti della cucina giapponese che, dopo il disastro di Fukushima, si sono chiesti se era il caso di andare a mangiare nei ristoranti giapponesi possono stare tranquilli: in Italia non ci sono problemi. Nei mesi scorsi molti ristoranti giapponesi in Italia hanno riscontrato un calo dei clienti, spaventati forse che potessero essere serviti cibi contaminati importati dal Giappone, come ha dichiarato Nami Ikamura, chef in un famoso ristorante di sushi di Milano a Donna Moderna: “Dalla scorsa primavera abbiamo registrato un calo di clienti del 20%. Pensavamo fosse un effetto della crisi, ma parlando con alcuni clienti affezionati abbiamo capito che a frenarli era la paura delle radiazioni“. Ma gli esperti italiani di sicurezza assicurano che non ci sono pericoli. Dopo il disastro di Fukushima il Ministero della Salute italiano ha intensificato “i controlli alle frontiere dei cibi confezionati in Giappone“. Inoltre “gli elementi più a rischio sono verdure, latte e carne, perché uno dei pericoli maggiori proviene da una sostanza, il cesio 137, che si accumula proprio nei muscoli degli animali e nelle foglie dei vegetali e impiega 30 anni solo a dimezzare le sue quantità. Tutti prodotti che però noi non importiamo dal Giappone“. Pier Sandro Cocconcelli, docente di Microbiologia degli alimenti all’Università Cattolica del Sacro Cuore ha dichiarato che “In Europa esiste un sistema di controlli alimentari efficiente nel proteggere i consumatori da contaminazioni“. (Fonte: Donnamoderna.it)



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