Giappone: la popolazione dice “No” al nucleare

I giapponesi stanno esprimendo sempre di più il loro dissenso nei confronti dell’energia nucleare, che vorrebbero sostituire con quella solare. Nei giorni scorsi si sono svolte varie celebrazioni a 6 mesi dal terribile terremoto e tsunami che hanno causato il disastro nucleare di Fukushima. In molte città del paese si sono svolte manifestazioni contro il nucleare. A Tokyo i manifestanti hanno dato vita ad una catena umana intorno al Ministero del Commercio, chiedendo di fermare per sempre la produzione di energia nucleare in tutto il Giappone. A Minamisanriku, che è stata rasa al suolo da un’ondata gigantesca di 15 metri, i sopravvissuti, vestiti di nero, si sono raccolti in preghiera. Il premier Yoshihiko Noda ha dichiarato in un comunicato: “Sono ancora tanti quelli che sei mesi dopo non hanno ancora una sistemazione accettabile e vivono nell’angoscia. Faremo tutti gli sforzi per ricostruire al più presto“. (Fonte: Tg1.rai.it)



Commenti (1)

Daneel16 Settembre 2011 alle 12:14

E che ci vuole a passare al nucleare? Basta rinunciare al 99% delle cose ce abbiamo è tutto si risolve. Si può tornare a lavare a mano, ad andare al supermercato a piedi ogni giorni per non avere il frigo, niente tv da millemila pollici, niente telefonini (specie i famigerati smarthphone da ricaricare tutti i giorni), si lavoro solo con il sole o con le candele, niente pc (consumano anche più di 500w), niente console, niente condizionatori, poca illuminazione notturna nelle città (per il 90% è un deterrente per i malviventi), niente partite di calcio serali (questo sarebbe positivo), niente aspirapolveri, forni, robot da cucina, frullatori ed anche i capelli sono sopravvalutati nei nostri giorni e possiamo tornare ad averli distrutti come nel medioevo senza acqua calda e senza phone, niente uscite serali nei locali eccetto a quelli sotto casa con illuminazione a candela, niente treni (peccato per il costo della benzina) e niente vita moderna.
I NO-tutto-a-priori ci sono ovunque ma poi vorrei andare a casa loro a vedere se risparmiano; ne ho conosciuti di questi soggetti che poi a casa non usano lampadine a risparmio energetico, non cambiano gli elettrodomestici con quelli moderni a basso consumo ma sono ancora a classe D e C e poi sono sempre furiose perché la bolletta costa tanto. Intanto in Giappone sono ancora con la corrente razionata (cosa che nella nostra pigra e agiata Italia porterebbe nelle strade una rivolta sanguinosa) e già ho scritto un corposo commento in cui, dati ottimistici alla mano, l’energia solare non arriverebbe neanche al 10% del fabbisogno attento di una nazione).
Invece si dovrebbero vergognare tutti gli umani compreso i manifestanti perché è colpa loro se Fukushima non è stata chiusa prima dello tsunami perché costruire nuove centrali è costoso e peserebbe troppo sulla bolletta. Dobbiamo tutti abbassare la testa e vivere per quello che possiamo rispetto quello che guadagnano e pagare il giusto le forniture energetiche per permettere le migliorie necessarie di anno in anno.
Il prossimo operaio comunista che mi rompe sull’energia rinnovabile e sul governo da mungere per essere aiutati a comprare playstation, una tv da 42 pollici per camera, aria condizionata di classe D per ogni camera con temperature 10 gradi sotto a quella ambientale di estate e di 20 gradi sopra d’inverno e poi ha elettrodomestici di classe Z inquinanti, rumorosi e mal funzionanti, auto preistoriche inquinanti e senza sistemi di sicurezza moderni e manda i figli a scuola con libri fotocopiati o senza i giusti strumenti etc. lo riempio di insulti che non ci sarà bisogno di commenti su internet per far sentire la mia voce.

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