Giappone: un anno senza esecuzioni

Manette

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In Giappone è trascorso un anno dall’ultima duplice impiccagione. Recentemente il Ministro della Giustizia, Satsuki Eda, ha dichiarato al quotidiano Yomiuri Shimbun di non voler autorizzare nuove esecuzioni, anche perché c’è sempre il rischio che “vengano messi a morte innocenti sulla base di prove false”. I detenuti in attesa di esecuzione possono restare in isolamento anche per decenni e spesso vengono concesse loro solo “visite sporadiche coi familiari e gli avvocati”. Dal 1975 in Giappone non vengono commutate le condanne a morte. I detenuti vengono a sapere dell’esecuzione solo poche ore prima, mentre i familiari vengono avvisati ad esecuzione avvenuta. (Fonte: Corriere.it)



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