Il Giappone pensa ad alternative al nucleare

L’amministratore delegato della Tepco, Masataka Shimizu, a Fukushima ha incontrato anche il governatore della prefettura, Yuhei Sato. Durante l’incontro ha dichiarato: “Mi  rammarico profondamente che la Tokyo Electric Power Company abbia causato un grave incidente che ha inflitto ulteriori oneri mentali e fisici a coloro che erano già stati colpiti dalla catastrofe naturale. L’azienda compenserà in modo sincero tutti coloro che sono stati colpiti“. Sato ha chiesto a Shimizu “di attuare senza fallire quello che si è impegnata a fare nella sua road map elaborata per contenere l’emergenza in corso. Circa 6.000 bambini da Fukushima hanno dovuto lasciare la Prefettura, la Tepco deve fare tutto il possibile per riportarli a casa“. Ed ha aggiunto che “riavviare la centrale nucleare è inconcepibile“. Dopo il disastro di Fukushima anche tra la popolazione è diminuito notevolmente il consenso verso il nucleare. Per questo è stato costituito un gruppo parlamentare bipartisan che dovrà “esplorare le alternative energetiche al nucleare e promuovere l’utilizzo di energia alternativa”. Obiettivo del gruppo è “rivedere la politica energetica del Giappone che si è concentrata sulla promozione dell’energia nucleare e incamminarsi verso l’utilizzo di risorse naturali come le energie solare ed idroelettrica”. (Fonte: Greenreport.it)



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