Fukushima: fermata la perdita di acqua radioattiva

Centrale nucleare

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La Tepco è riuscita a bloccare la fuoriuscita di acqua radioattiva dal reattore 2 della centrale nucleare di Fukushima, grazie all’iniezione di 6.000 litri di metasilicato di sodio, che sono serviti a solidificare la ghiaia intorno ai tubi dai quali proveniva la perdita. Nei seminterrati dei reattori al momento si trovano circa 60.000 tonnellate di acqua contaminata, che adesso deve essere stoccata in bacini speciali. Per quanto riguarda il riversamento di ieri, effettuato dall’azienda, di acqua contaminata in mare, per far spazio all’acqua più radioattiva, il governo giapponese difende la decisione della Tepco, in quanto questa azione non ha violato le leggi internazionali. Takeaki Matsumoto, Ministro degli Esteri, ha dichiarato, infatti, che “l’operazione non pone significative minacce per la salute degli esseri umani e non viola la convenzione del 1986 sulla rapida notifica degli incidenti nucleari, che obbliga alla diffusione di informazioni quando vi è il rilascio di radiazioni dannose”. Anche Yukio Edano ha assicurato che “il versamento in mare non causerà una immediata contaminazione radioattiva nei paesi vicini”. Dalla Corea del Sud arriva però la preoccupazione per l’operazione giapponese. Park Suk Hwan, viceministro degli Esteri della Corea, ha infatti dichiarato che “il suo governo chiederà ulteriori informazioni al Giappone e, se necessario, avanzerà la richiesta di poter effettuare test sul livello di radioattività dell’acqua marina”. (Fonte: Adnkronos)



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