Intervista a Banana Yoshimoto

Banana Yoshimoto

Banana Yoshimoto

Il giornale Brescia Oggi ha realizzato nelle scorse settimane una intervista in esclusiva con Banana Yoshimoto, famosa e apprezzata scrittrice giapponese. La scrittrice non ama le interviste e molto spesso, per le curiosità più classiche (come il motivo per cui ha scelto “Banana” come soprannome dal momento che si chiama Mahoko Yoshimoto) che le vengono richieste consiglia di collegarsi ad un sito dove ci sono già le risposte. Banana è anche famosa per i suoi aforismi, come “Soluzioni di questo tipo sono davvero affascinanti: le cose avvengono proprio nel momento in cui stai per convincerti che non ci sia più niente da fare. Se, invece, aguzzi l’ingenio senza darti per vinto, la soluzione arriva all’improvviso, da un luogo del tutto inaspettato, sotto una forma quasi ridicola“. Nell’intervista, che è stata tradotta da Emma Grimaldi Kawamura. la scrittrice parla di amore e morte, temi sempre presenti nelle sue opere. Ed ha raccontato in anteprima alcuni dettagli sulle sue prossime opere. Parlando dell’Italia, le è stato chiesto se è mai stata a Verona, una delle mete preferite dai suoi conazionali e Banana ha risposto: “No, purtroppo… Per quanto ricordi, se anche ci fossi passata, sarà stato soltanto per qualche ora e pertanto non posso affermare di esserci stata“, dichiarando di volerla visitare “non senza averne prima studiato la storia né i luoghi famosi né tutto il resto”. Parlando della storia di Romeo e Giulietta ha detto: “Credo ci sia una ragione nel fatto che, trascendendo le epoche, tante persone ne restino affascinate. In fondo gli esseri umani, riguardo all’amore e alla morte, non sono cambiati per niente” e confrontando l’opera di Shakespeare con i personaggi dei suoi romanzi ha detto: “Ho scritto un romanzo che si intitola Kanojo ni tsuite (A proposito di lei). In esso compaiono un uomo e una donna che, in modo vago, ricordano i due innamorati shakespeariani“. Alla domanda “È possibile che una persona cambi la propria vita dopo aver letto un suo romanzo?” ha risposto “Penso che una tale influenza sia possibile, quando per esempio una mia opera penetra nell’animo di una persona un po’ alla volta, prima che egli o ella possa rendersene conto, e un giorno poi quella persona si trova a compiere una qualche scelta“. Sul ruolo della scrittura pensa che “gli scrittori possano far accorgere la gente del fatto che esistono delle possibilità all’infuori di una vita come schiavi di qualcosa (del denaro, del tempo)“. Parlando invece del suo modo di scrivere, ha detto: “Mi succede di stupirmi quando finisco con lo scrivere cose complicate che nemmeno penso, proprio come se fossi riuscita in una difficile esecuzione al pianoforte“. Non esprime preferenze sugli scrittori italiani perché non ha letto “tutti gli autori autori italiani che sono stati tradotti in giapponese“. Ed ecco le anticipazioni sui prossimi romanzi: “Prossimamente scriverò un romanzo circa una coppia in cui sussiste una disparità economica fra le parti. La storia che invece ho già finito di scrivere narra di una madre e di una figlia le quali, rimaste sole dopo che il marito/padre ha commesso un doppio suicidio d’amore con la sua amante, si trasferiscono in un piccolo centro dove si rifanno una vita“. (Fonte: Bresciaoggi.it)



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