Liberaldemocratici scettici sulla politica verde di Hatoyama

Il governo uscente del Partito Liberaldemocratico in Giappone vede con scetticismo la politica verde annunciata dal futuro premier Yukio Hatoyama nei giorni scorsi. Toshihiro Nikai, Ministro uscente di Economia, Industria e Commercio, ha dichiarato: “Il partito Democratico dovrebbe discutere in maniera approfondita con i rappresentanti del settore industriale”. Per Nikai, infatti, l’aumento al 25% dell’obiettivo di riduzione dei gas a effetto serra è stato dato “basandosi solo su convinzioni personali, con obiettivi estremamente difficili da realizzare”. Concorda Takeo Kawamura, segretario di governo, per il quale l’idea di Hatoyama “contiene numerosi problemi, di carattere sia economico che sociale, che devono essere risolti”. Kawamura ha aggiunto: “Riconosco alcuni meriti nel progetto di fare del Giappone un leader mondiale dell’impegno ecologico, ma mi chiedo cosa penserà la gente quando si vedrà costretta a diminuire drasticamente l’utilizzo delle auto a carburante”. Anche sul fronte degli industriali le perplessità sono molte. Takanobu Ito, presidente della Honda, ritiente che gli obiettivi della nuova politica verde dei Democratici siano “estremamente duri” da raggiungere per l’industria automobilistica nazionale, con un “target numerico che supera di gran lunga il buonsenso del nostro piano di sviluppo”. Unico in parte d’accordo sembra essere l’auttuale Ministro dell’Ambiente, Tetsuo Saito, per il quale “è veramente significativo che il Giappone, come Paese sviluppato decida di tagliare le emissioni del 25% o di più, perché potrebbe esserci un impatto positivo nel rilancio di alcune aree economiche”.



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