Ambientalisti contro la supremazia giapponese al CITES

Secondo gli ambientalisti ormai la CITES sarebbe nelle mani del Giappone. Gli ambientalisti, durante la riunione internazionale sul commercio delle specie in pericolo di estinzione, hanno visto prevalere la linea di Tokyo ed ora accusano che la conferenza sia “un passivo strumento nelle mani dei peggiori nemici degli animali marini di mezzo mondo”. Durante l’ultima riunione, infatti, non è stata introdotta nessuna tutela per il tonno rosso e gli squali. Decisione che gli ambientalisti non hanno apprezzato. Il Giappone ha conquistato la maggioranza del 175 paesi partecipanti, bloccando il bando alla pesca del tonno rosso. Soltanto una specie di squalo, tra le quattro proposte, è stata messa sotto tutela: la “lamna nasus”, che “non potrà essere messa sul mercato internazionale se non accompagnata da documento che attesti il suo commercio non pregiudizievole alla specie”. (Fonte: Apcom)



Commenti (1)

Stefano Femina25 Dicembre 2010 alle 00:55

Avanti Giappone!

Il Cites è una TRUFFA commerciale!

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