Il Giappone continua la caccia alle balene per non darla vinta agli ambientalisti di Sea Shepherd

Sea Shepherd

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Da settimane continua la “lotta” tra le baleniere giapponesi e le navi degli ambientalisti di Sea Shepherd che si oppongono alla caccia alle balene. I giapponesi hanno ancora 3 settimane di tempo per cacciare le balene, ma gli ambientalisti sono intenzionati ad ostacolarli fino alla fine. Paul Watson, capitano di una delle navi ambientaliste, ha dichiarato: “Penso che i continui spostamenti della Nisshin Maru (una delle baleniere giapponesi) da est a ovest e poi di nuovo a est siano un tentativo di farci finire il carburante. Penso che siano sorpresi di vederci ancora alle loro calcagna a continuare a disturbare le loro operazioni di caccia illegale. Penso che ormai possiamo garantire che la flotta baleniera giapponese non riuscirà a raggiungere la quota di uccisioni che si era prefissa, ma dal 30% al 55% in meno. Non vedranno alcun profitto per questa stagione”. Masayuki Komatsu, ex membro della commissione baleniera giapponese, ha consigliato al governo giapponese (che vorrebbe ritirarsi dall’Antartico) di non abbandonare la caccia alle balene oer non far vincere Sea Shepherd. Immediata la risposta di Paul Watson: “Se l’unica ragione per cui il Giappone intende continuare la caccia alle balene è il non voler far vedere che si ritira di fronte a Sea Shepherd, questo è veramente patetico ed estremamente meschino da parte del governo Giapponese. Quello che Komatsu intende realmente dire è che noi stiamo umiliando il Giappone attraverso il nostro efficace disturbo della loro attività di bracconaggio. Se si tratta di salvare la faccia ora che l’hanno già persa, allora è meglio che si ritirino, finché hanno ancora mezza faccia da salvare”. (Fonte: www.seashepherd.org)



Commenti (2)

Ermanno23 Febbraio 2010 alle 15:34

si vergogni a dare visibilità a certe pratiche.

kira23 Febbraio 2010 alle 22:24

Caro Ermanno, non vedo di cosa dovrei vergognarmi. Questo è un blog nel quale racconto il Giappone, sotto ogni aspetto. E quella che ho pubblicato è una notizia che riguarda il Giappone ripresa dal sito degli ambientalisti che si oppongono alla caccia alle balene. Se lei preferisce far finta che queste “pratiche” non esistano, io penso che se c’è una notizia debba essere diffusa. Anche se non si condividono certe “pratiche”. Buona serata

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