Il Giappone ferma la caccia alle balene

Il gruppo ecologista Sea Shepherd, che ogni anno ostacola le baleniere giapponesi, ritiene che il paese ha deciso di fermare la stagione della caccia dopo i ripetuti scontri con gli attivisti. E per l’associazione sarebbe un successo, visto che finora il Giappone ha ucciso circa 75 balene, su una quota programmata di 950. Il fondatore del gruppo, Paul Watson, ha infatti dichiarato: “La stagione è finita bene per noi. Le condizioni del tempo continuano a peggiorare e sarebbe stato impossibile per i giapponesi uccidere più balene. Siamo intervenuti, abbiamo tenuto duro e abbiamo vinto“. Dal Giappone non arrivano commenti sulle affermazioni di Sea Shepherd. Nelle scorse settimane si era già parlato della possibilità che la caccia alle balene venisse fermata per questa stagione. Ma il Ministro dell’Agricoltura, Yoshimasha Hayashi, aveva dichiarato che la caccia alle balene non sarebbe stata fermata perché fa parte della cultura giapponese, aggiungendo: “Le critiche internazionali conto il Giappone costituiscono degli attacchi culturali, dei pregiudizi sulla cultura giapponese. In alcuni Paesi vengono mangiati i cani, o i canguri: non mangiamo questi animali ma non chiediamo che venga smesso di farlo perché capiamo che fa parte della loro cultura: allora dico, capite la nostra“. (Fonte: Ansa)



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