Viaggio in Giappone, cena al Tree Free di Shinjuku

Cena al Tree Free di Tokyo

Cena al Tree Free di Tokyo

L’ultima sera a Tokyo l’abbiamo trascorsa con Alessandro, il figlio del barbiere di Dany, che da anni vive in Giappone. Dopo le scuole superiori, attirato dalla cultura giapponese, ha deciso di trasferirsi qui. Si è iscritto ad un corso di lingua giapponese e poi all’università di Tokyo. E dopo la laurea ha trovato lavoro. E’ stata una bella serata. Un po’ perché è stato bello parlare italiano con qualcuno e poi perché Alessandro ci ha raccontato un sacco di aneddoti interessanti sulla vita giapponese. E ci ha anche dato una mano a comprare i biglietti per lo Shinkansen, per andare a Kyoto. Senza il suo fluente giapponese, credo che avremmo avuto qualche difficoltà a farci capire. Sentirlo parlare in giapponese era affascinante… vorrei saperlo parlare anche io così bene. E poi ci ha portato a mangiare nel ristorante Tree Free, in un grattacielo di Shinjuku. Ristorante che da soli non avremmo mai trovato. E che è stata una vera rivelazione: prezzo fisso col buffet illimitato. C’è anche il buffet con secondi di carne o pesce (che costa un po’ di più rispetto a quello con solo i primi, ma ne vale la pena… è illimitato e ti puoi riempire il piatto tutte le volte che vuoi). Inutile dire che probabilmente ci siamo fatti riconoscere… vedevi tutti i giapponesi che si riempivano il piatto una volta sola e poi erano pieni. Noi abbiamo mangiato e riempito il piatto molto di più. C’era veramente di tutto: verdure, insalate, pasta fredda, pasta al forno, bevande, dessert, tacos… una goduria. Alle 23:00 il ristorante chiudeva. Noi siamo rimasti fino alla fine. Poi ci hanno avvisati che stavano per chiudere. Alcuni di noi sono andati in bagno e si sono un po’ dilungati… mentre tutto il personale del ristorante ci aspettava in piedi, in fila, davanti alla porta (tipo nel gioco “Non si muove una foglia“). Tutti pronti per inchinarsi davanti a noi al nostro passaggio… chissà se dentro di loro non ci stavano mandando a quel paese perché dovevano chiudere e noi abbiamo perso un po’ di tempo… Probabilmente la loro educazione non lo prevede. Ma vederli così, in attesa della nostra uscita, pazienti anche se l’orario di chiusura era trascorso… è stato impressionante! Alessandro ci ha raccontato talmente tante cose sul Giappone, che a lui dedicherò, nei prossimi giorni, un altro post! E’ bello scoprire il Giappone attraverso gli occhi di un italiano.



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